giovedì 28 gennaio 2010

Frittelle dolci di zucca

Eccoci qui di nuovo, la ricetta che vi propongo oggi non è mia originale, ma l'ho trovata QUI, ho apportato però alcune modifiche e il risultato è ottimo! E' una ricetta con la zucca e di frittelle dolci...tutto assieme!

Invece che il vino bianco ho utilizzato il rhum da pasticceria, eredità di una cugina pasticcera e il sapore inconfondibile si percepisce chiaramente nelle frittelle, inoltre pur dimezzando la quantità di zucca, ho mantenuto la quantità intera di pinoli e uvetta.


Pronti? via!

FRITTELLE DOLCI DI ZUCCA

zucca 500 gr
farina 00 100 gr
zucchero 75 gr
1 uovo
scorza gratuggiata di mezzo limone
25 gr di cioccolato fondente
cannella 1 cucchiaino
(oppure in alternativa, come ho fatto io, il cioccolato fondente alla cannella!)
uva sultanina un cucchiaio
pinoli un cucchiaio
rhum da pasticceria 1 cucchiaio
sale un pizzichino
olio evo per friggere

Pesate il mezzo kg di zucca con la buccia, ma pulita dai semi, fatela a fette e cuocetela in forno o micronde, passate poi la polpa con lo schiacciapatate dentro una scodella, eliminando l'acqua.
Mettete a mollo l'uvetta con il rhum diluito con poca acqua, giusto per coprire gli acini.
Aggiungete, sempre mescolando, la farina, lo zucchero, l'uovo, la buccia del limone, i pinoli, il cioccolato che avrete gratuggiato o sminuzzato con una lama, il sale e l'uvetta strizzata.

In una padella scaldate l'olio EVO e friggete il composto a piccole cucchiaiate. Scolate le frittelle su carta cucina e spolverizzatele con zucchero a velo.

Queste frittelle dolci hanno un chè di carnevalesco, la zucca non si avverte tra i sapori, ma conferisce la morbidezza all'impasto.
Una delizia, molto aromatiche,buon appetito!


PS: scusate, niente foto sta volta, le frittelle sono sparite in un baleno!

martedì 26 gennaio 2010

Torta alle mandorle

Questa è un'altra ricetta di famiglia, tramandata dalla nonna Mina, che trovo fantastica per utilizzare le chiare d'uova che spesso avanzano da altre ricette nelle quali serve solo il rosso.

E' una di quelle torte facili che chiunque può fare, anche i bambini, perchè è davvero semplicissima, inoltre è perfetta per chi è allergico al glutine, perchè non contiene farina ed è una bella torta rustica.

Potete utilizzare quante chiare d'uova volete e poi adattare gli altri ingredienti.


TORTA DI MANDORLE


2 chiare d'uovo

2 hg di granella di mandorle

zucchero
tra i 150 gr e i 2 hg, a seconda dei gusti


Accendete il forno a 180 gradi e montate a neve le chiare ben gonfie, unite con delicatezza lo zucchero e poi la granella di mandorle, che avrete leggermente tostato in padella.

Versate il composto in uno stampo da torta o in stampini da muffin e infornate.
La torta farà una crosticina dorata e dentro diventerà secca, controllate la cottura con uno stecchino, quando uscirà asciutto, sarà pronta.



Ecco a voi la vostra torta facile facile e bella rustica. Buonappetito!

giovedì 14 gennaio 2010

Canestrelli


In casa scarseggiano dolci per colazione, così mi son messa a fare qualche biscotto io. Ho trovato la ricetta dei canestrelli e ho provato a replicarla perchè non è così difficile come pensavo. La seconda teglia è in forno e attendo che si raffreddino per poterli velare di zucchero e farvi sapere come sono venuti. Il profumo per ora è ottimo :)

Gli ingredienti sono semplici e anche il procedimento. Pronti? Via!




CANESTRELLI

150 gr farina 00

100 gr burro

60 gr zucchero a velo

30gr mandorle tritate a farina

1 tuorlo

1 cucchiaino di lievito per dolci

scorza gratuggiata di un limone


Se volete potete impastare il tutto in un robot, io ho provato nella macchina del pane ed è stato un mezzo disastro per cui non la consiglio (recipiente troppo grande per i pochi ingredienti e le due lame che ruotano spezzano invece che impastare). Se non avete un robot prendete una bella ciotola e un frustino elettrico o andate di cucchiaio di legno :)

Iniziate coll'impastare il burro e lo zucchero, molto morbido, aggiungere la scorza e il tuorlo. Amalgamare anche le 2 farine e il lievito. Finire di impastare poi con le mani e farne una bella palla, avvolgerla nella pellicola e metterla in frigo almeno mezzora perchè indurisca.

Accendere il forno a 170° e iniziare a stendere la frolla almeno mezzo centimetro di spessore e sagomare i classici fiorellini dei canestrelli con buco in mezzo (o forme similari!). Metterli sulla placca con la carta da forno e farli dorare.

Attendere che si raffreddino per spolverarli con altro zucchero a velo.
Il biscotto risulta molto friabile, anzi, fate attenzione quando li sfornate e li trasferite magari in un cestino, si rompono facilmente!
Si percepisce il limone e l'uovo, sono ideali con il the.

Con queste dosi vengono pochi biscotti, anche perchè la pasta va stesa abbastanza spessa, per cui se ne volete di più, è meglio raddoppiarle.

Buonappetito!

sabato 9 gennaio 2010

Baci di Dama

Per coloro che sono rimasti affascinati dalla foto del titolo del blog.. come potevo non proporre la ricetta dei buonissimi Baci di Dama? Sono uno dei dolcetti da pasticceria che peferisco e quando ne ho trovato la ricetta online l'ho fatta più e più volte con enorme successo di pubblico :))

E' passato molto tempo per cui non ricordo i siti da cui ho preso spunto, anche perchè erano appunto più di uno, l'unione di ricette diverse ha dato un ottimo risultato.

Gli ingredienti sono molto semplici ed efficaci, si sposano magnificamente assieme!
Mentre vi scrivo i Baci sono in forno a cuocere e già sprigionano un buon profumo!

BACI DI DAMA

100gr di mandorle non pelate
100gr di farina 00
100gr di zucchero
100gr di cioccolato fondente
80gr di burro
1 tuorlo d'uovo
1 bustina di vanillina (a piacere)

Le mandorle le uso non pelate così si vede nell'impasto quello scuro che li rende "grezzi e genuini".
Iniziate col tostare le mandorle in padella, non in forno, così si fa prima. Nel frattempo tirate fuori il burrro dal frigo e fatelo ammorbidire e lavoratelo con una spatola o cucchiaio di legno fino a renderlo bello morbido, cremoso. Questa fase è molto importante per il resto del procedimento.

Unite lo zucchero continuando a lavorare l'impasto, poi il tuorlo d'uovo, la vanillina e la farina. Nel frattempo le mandorle si saranno raffreddate, tritatele molto finemente e unitele all'impasto.


Iniziate a lavorare l'impasto con le mani, così che il loro calore sciolga un po' il burro e amalgami il tutto meglio, la pasta non dovrà infatti essere sbriciolosa sennò non riuscirete a formare le palline.

Scaldate il forno a 170°, ventilato, prendete una placca ricoperta da carta da forno e iniziate a formare piccole palline col palmo delle mani. Una volta cotte, il fondo si sarà appiattito.

La cottura è breve, circa 15 minuti, controllate che non scuriscano troppo.
Lasciatele raffreddare e poi procedete col cioccolato!

Scioglietelo a bagnomaria o in un pentolino direttamente sul fuoco (ma sul fornello più piccolo e al minimo perchè non bruci). Prendete un biscotto e con un cucchiaino e mettete un pochino di cioccolato nel centro sulla parte piatta, accoppiate con un biscotto di pari dimensioni e mettete in un cestino a raffreddare e indurire.Se alla fine del procedimento vi sarà avanzato del cioccolato e magari i Baci avranno sbrodolato un po' durante l'unione delle metà, potete ultimare con un altro giro di cioccolato, senza separare le due metà, ma facendolo colare lungo la linea di divisione.

Ottimi come goloso spuntino e da offrire con il the! Buonappetito!

venerdì 8 gennaio 2010

Taralli Dolci della Nonna Mina

Questa è una delle ricette della mia infanzia della nonna Mina, che mia mamma fa ogni anno in occasione delle feste Natalizie, quando si ha un po' più di tempo da dedicare alla cucina e ci si diletta con piatti un po' diversi dal solito. Vi propongo qui la ricetta originale trascritta da mia mamma sotto dettatura della nonna, estrapolando le dosi dal suo modo di fare " a occhio"!



TARALLI DOLCI DELLA NONNA MINA

1 kg di Farina bianca 00
2.5 hg di zucchero

2 hg di burro o margarina
30 gr di ammoniaca per dolci (si trova in farmacia ma anche nei supermercati più forniti)
Un bicchiere di latte tiepido
Succo di 1 arancia e 2 mandarini
Scorza gratuggiata di 1 limone e succo di mezzo
1 bicchiere (circa 120 ml) di liquore all'anice o vermout
Chiodi di garofano sbriciolati o in polvere abbondanti
Cannella sbriciolata o in polvere abbondante

Mettere la farina in una ciotola molto capiente, aggiungere gli ingredienti nell'ordine mescolando ogni volta: zucchero, il burro fuso un po' raffreddato, le 2 spremute, la buccia e il succo del limone, l'anice, infine le spezie. Intiepidire il latte, scioglierci dentro l'ammoniaca per dolci e appena forma una schiuma, aggiungerla all'impasto.
Mescolare tutto molto bene perchè risulti un impasto omogeneo, morbido ed elastico.

La pasta va divisa e stesa come per fare gli gnocchi, valutarne quindi preventivamente la consistenza: se troppo morbido aggiungere altra farina, poco alla volta, se troppo sodo, aggiungere latte poco alla volta.
Procedere quindi a formare i " vermicelli" larghi un dito, lunghi circa 20 cm, richiuderli poi ad anello. Disporre i taralli su una teglia da forno con carta da forno, ben separati perchè gonfieranno, cuocerli a 180°-200° nel forno ventilato per 10 minuti circa, fino a che saranno " color biscotto". La pasta è già un po' scura per via delle spezie, per cui controllare a vista la cottura.
Con lo stesso impasto si posssono anche preparare le "cozze" e i.. chiamamoli cestini (perchè le donne di casa non si ricordano il
nome in pugliese che gli dava la nonna!), ovvero si stende la pasta col mattarello non troppo sottile, si ritaglia un cerchio di pasta di circa 10 cm di diametro, si mette un cucchiaino di marmellata a piacere (o di mosto cotto) nel centro e si richiude a metà bagnando il bordo con il latte e premendo bene per fare aderire e non far scappare fuori il ripieno durante la cottura.


I cestini sono praticamente la stessa cosa, ma invece che richiudere il cerchio a metà, si pizzica il
bordo in 4-5 punti a formare una specie di cestino dal fondo piatto, con la marmellata al centro.

Durante la cottura potrebbe sprigionarsi un odore di ammoniaca dal forno, ma non vi preoccupate è dato dal lievito, non se ne sentirà assolutamente il sapore!

I taralli sono fragranti e molto profumati, si sentono nettamente i chiodi di garofano. Sono leggeri e non unti, sono perfetti da inzuppare nel latte o anche nel caffè al mattino o sgranocchiare così. Buon appetito!!


Iniziamo!

L' ennesimo blog di cucina.. eh si.. se ne sentiva proprio il bisogno! :)

L'idea mi è balenata in queste giornate di festa, quando mia mamma come ogni anno si è messa a fare i taralli dolci di mia nonna (ma non ancora gli struffoli.. rimedieremo). Così ho pensato.. forse è tempo di trascrivere in digitale i vecchi foglietti ingialliti prima che si rovinino del tutto e le ricette vadano perdute.
Anche a me piace cucinare, i ricordi culinari sono uno dei bei ricordi della mia infanzia, quando c'era ancora mia nonna, e da allora abbiamo sempre rincorso quei sapori riproducendo le sue ricette..senza l'esatto successo purtroppo.
Mio papà si diletta con pasta, pizza, focaccia e pane fatti in casa, mia mamma col resto, io ho iniziato i miei passi con i dolci e sono sempre stati molto graditi.
Mi piace creare nuovi piatti, quando non so cosa cucinare scartabello libri o navigo internet, quello che mi ispira finisce nel piatto oppure invento, ma poi non mi segno mai le ricette e le dimentico, così questo blog servirà anche a quello, un ricettario online, per me e quanti vorranno sfogliarlo a caccia di idee. Benvenuti e.. buonappetito!
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