domenica 26 settembre 2010

Un sugo diverso da tutti

Oggi vi propongo una ricetta tramandata, di famiglia, forse un'invenzione di mia nonna o forse a sua volta un sugo tradizionale meridionale, chissà! L'origine si è persa negli anni!

E' molto particolare, ma davvero gustoso, sempre che vi piacciano le cipolle!

SUGO DI CIPOLLE E STRACCETTI

Dosi per 4 persone


1 kg di cipolle dorate o bianche

1 hg di straccetti di manzo o vitello (o in alternativa di carne trita)

Mezzo bicchiere di olio EVO
Sale fino
Pepe


Pulire e affettare le cipolle, senza tritarle.

Metterle man mano in una pentola alta a cuocerle con l'olio a fiamma dolce (non devono soffriggere).
Coprite col coperchio, salate (ma non troppo, che con l'appassirsi delle cipolle rischiate che risulti salato) e pepate.


Mescolate spesso perchè si ammorbidiscano tutte le cipolle in modo uniforme, dopo circa 15 minuti aggiungete la carne e lasciate cuocere, sempre col coperchio, una mezzoretta.


Nel frattempo lessate la pasta, il formato che più vi piace, spolveratela con parmigiano e aggiungete il sugo.

giovedì 23 settembre 2010

Agrodolce


Come la giornata di oggi, un po' così.. un po' triste e un po' dolce, per un'altra perdita di un tv che non c'è più, con la consolazione che il paradiso sarà più allegro e Raimondo felice di avere di nuovo la sua Sandra.


CIPOLLINE IN AGRODOLCE

500 gr di cipolline
50 gr di grasso di prosciutto o lardo

1 cucchiaio e mezzo di strutto
2 cucchiai rasi di zucchero

Aceto balsamico

Sale

Pepe


Pulite le cipolline dalle radici e imperfezioni e sciacquatele.

Fate un battuto del grasso o del lardo e scioglietelo con lo strutto in una padella larga a fuoco medio; aggiungete lo zucchero e fatelo appena sciogliere, sfumate con l'aceto, andate a occhio, ma almeno 2-3 giri della padella.

Aggiungete le cipolline, mescolate, salate bene per contrastare lo zucchero e pepate poco.

Se l'aceto vi sembra poco, aggiungetene un altro pochino. Coprite col coperchio e lasciate cuocere a fuoco medio, rigirando di tanto in tanto.

Si formerà un sughetto un po' denso, per via dello zucchero. Quando saranno cotte, mezzora massimo, spegnete e servite calde calde, accompagnando un secondo piatto di carne.




mercoledì 15 settembre 2010

Si riaccende il forno

Il post era pronto da giorni ma non avevo tempo di caricare le foto, così è rimasto in sospeso.. iniziava così:

"Eh mi sa che qui a Milano l'estate ce la possiamo proprio già scordare.. Che giornata grigia.. Pioggerellina, freddo.. è il tempo ideale per accendere con piacere il forno."

Nel frattempo per fortuna è ritornato il sole e possiamo ancora sperare in un Settembre clemente!

Il cesto della frutta sul tavolo traboccava di mele, avevo pensato bene quindi di usarne un po', perchè il modo preferito per mangiarle per me rimane quello di farne una bella torta o al limite di cuocerle al forno con... bhe il ripieno ve lo svelo in un altro post!

La ricetta non è farina del mio sacco, è il caso di dire, ma è presa da qui, le mie modifiche o meglio emm.. dimenticanza.. niente tuorlo e latte sulla superficie! E invece del semolino ho usato farina di semola, perchè avevo solo quella in casa!

TORTA DI MELE SBRICIOLOSA

PER LA PASTA
200 gr. di farina
200 gr. di farina di semola

200 gr. di zucchero
200 gr. di burro
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito in polvere.

PER IL RIPIENO

mele circa 800 gr
1 cucchiaio di uvetta sultanina
1 cucchiaio di rum1 cucchiaio di pinoli
cannella in polvere
buccia di 1 limone grattuggiata


Unite le farine, setacciateci dentro il lievito, aggiungete lo zucchero e il sale, tirate fuori dal frigo il burro per ammorbidirlo e tagliatelo a pezzetti.

Nel frattempo mettete in ammollo nel rum l'uvetta, gratuggiate il limone, aggiungete i pinoli e la cannella. Sbucciate le mele (io uso il pelapatate così faccio in un attimo), gratuggiatele sulla grattugia a buchi larghi e unitele agli altri ingredienti.

Passate quindi a lavorare il burro, ora morbido, con la punta delle dita unendolo alle farine: ottenete un impasto sbriciolato, slegato.

Strizzate l'uvetta e aggiungetela al composto di mele.

Prendete uno stampo tondo a cerniera, carta da forno sul fondo, burro e farina sul bordo, versatevi metà o poco più dell'impasto, senza schiacciarlo con le mani disponetelo sulla base, creando un bordo.
Al centro versate le mele e finite coprendole con il restante impasto. Livellate e infornate in forno caldo a 180° per almeno 45 minuti.


All'assaggio direi che si può ridurre lo zucchero nella pasta, un pochino dolce per i miei gusti, però buona e sbriciolosissima!

venerdì 10 settembre 2010

Non le solite crocchette

Ricetta veloce, gustosa e non banale per delle buonissime crocchette di mozzarella, tratta da " Il Talismano della felicità".

2 mozzarelle
1 uovo

Sale

Farina
Olio EVO per friggere


In una ciotola lavorare con le mani le mozzarelle con l'uovo, spremendo e amalgamando tutto bene, aggiustare di sale e aggiungere farina (2-3 cucchiai) per rassodare e creare una pastella morbida: nè molle, nè dura, la giusta consistenza le farà gonfiare durante la cottura.



Prendere l'impasto a piccole dose, passarlo nella farina per impanarlo, dargli una forma tondeggiante e friggere.



Scolare e servire!











Un antipastino o un secondo piatto semplice e d'effetto!
Soffici e leggere.


Buonappetito!

giovedì 2 settembre 2010

L'estate sta finendo..

...e io quasi non mi son accorta di averla vissuta!

Dovete sapere che il mio lavoro non prevedeva ferie di nessun tipo, così ho passato i giorni più caldi di Giugno e Luglio in ufficio, a sudare. La mia unica abbronzatura era quella "da camionista" ovvero solo sul braccio lato guida..
Ogni tentativo di fare un week-end al mare è stato boicottato dall'Italia intera che alla faccia della crisi si rilassava in Liguria, non lasciandoci mai una camera libera. L'idea della piscina in città mi schifa abbastanza, troppa gente. Anche al fresco in montagna era tutto pieno, insomma, una congiura!
E così ero rassegnata a non godermi nulla.. fino a che ho dato le dimissioni! :)
Non per andare in vacanza, ovviamente, ma è la prima cosa che ho fatto appena finito il preavviso.






Due settimane di relax al lago, niente pc e internet, pochissimo telefono.


Sshhh....

























Ferragosto sembrava Novembre ma poco importa, l'abbiamo passato in compagnia di alcuni amici a pranzo in un posto che conosco da tempo e non delude mai.
Crotto Quartino: pochi tavoli in pietra all'aperto e ancora meno al coperto, menù standard, molto montanaro, calorico e saporito e decisamente molto meno abbondante di qualche anno fa, ma almeno così si riesce ad assaggiare tutto.
Antipasti con salame e bresaola locale accomapagnati da porcini sottolio e cipolle rosse in agrodolce con alloro, veramente buone.
I classici gnocchetti chiavennaschi, fatti con farina e latte e superconditi con burro, formaggi locali, salvia, aglio e pepe, una bontà filante!
Non mancano mai le costine e le salsicce con patate alla Pioda, una lastra di pietra messa sulla brace, inclinata, di modo che il grasso della carne scenda sulle fette di patate disposte sotto, che diventano buonissime!
Una bella cucchiaiata di polenta taragna, un tagliere di formaggi e per finire i dolci.. la torta fioretto, che non mi piace molto a dire il vero, ma i biscotti di Prosto non li batte nessuno! Un panetto di burro infarinato praticamente, ma di un bontà e fragranza.. da provare pucciati nel caffè!!

Per smaltire il lauto pasto l'ideale è una passeggiata nei dintorni del Crotto, al fresco della montagna.


Passare dai 15 gradi del lago ai 38 della Puglia nel giro di 5 giorni è un sollievo e un miracolo tutto italiano, dove il nord e il sud sono lontani anni luce per colori e sapori.


La nostra vacanza a Santa Maria di Leuca di fine Agosto ci ha consolato da una parte, perchè lì di certo l'estate non era finita e ci ha sconsolato..perchè l'estate là continua ancora per molto e l'autunno e l'inverno hanno temperature che noi a Milano ci sogniamo..un esempio su tutti.. avere 20 gradi in casa a Dicembre senza riscaldamento!

Dicevamo quindi.. 38 gradi, ma anche 26... ma di sera! Che meraviglia, poter passeggiare in bretelline e sandali, senza portarsi un golfino sempre dietro! La temperatura del mare era perfetta, si entrava in acqua senza titubanze e ci si rinfrescava con piacere dalla calura dello Scirocco.

Cambio di temperatura e cambio di dieta, in 11 giorni non abbiamo mai toccato la carne, ad eccezione di un etto di capocollo, giusto per assaggiarlo (buono, profumo vagamente di speck e sapore simil coppa).

Pasta, frutta, verdura e pesce han fatto da padroni. Volete mettere la soddisfazione di cogliere dagli alberi i fichi e mangiarli subito, belli dolci? O di strappare alle spine i fichi d'india che crescono a migliaia?



Seguendo i consigli di una guida abbiamo mangiato veramente bene in alcuni ristoranti nei dintorni, in particolare all'Osteria Terra Masci di cui purtroppo non ho foto. Almeno 10 piatti di antipasti diversi di mare e terra, tutti gustosissimi. Per secondo gamberoni al sale serviti con un olio davvero ottimo e seppie alla griglia. Atmosfera deliziosa, all'aperto sotto gli ulivi, musica e luci adeguati, colori mediterranei, servizio cortese e veloce, perfetto per una cena romantica.


Per gustare la cucina salentina di terra, invece, a Patù, paesino nell'entroterra, la Rua de li Travaj è richiestissimo (abbiamo prenotato con 2 giorni di anticipo ed era fine Agosto). Un antico edificio ritrutturato, alcuni tavoli in piazzetta e un cortiletto sul retro. Qui gli antipasti sono ancora più numerosi e tutti buonissimi!! Appena ci sediamo arrivano le pittole alla pizzaiola, calde calde e buonissime. Poi verdure grigliate, fagioli e salsiccia, parmigiana, focaccia di patate, pizza rustica, insalata di patate, bietole, cetrioli e cipolla e poi ho perso il conto.. davvero tante cose!
Eravamo sazi solo con questi assaggi e mi è spiaciuto da morire non poter gustare i primi e secondi: grandi classici come orecchiette alle cime de rapa, ciceri e tria e carne di cavallo..

Un altro posticino degno di nota è una trattoria trovata sulla spiaggia di Pescoluse, ci hanno messo una vita ad accorgersi prima che volevamo un tavolo, poi che eravamo seduti e attendavamo un menù -mai arrivato- poi a servirci.. ma tanto.. si era in vacanza e la fretta non aveva senso. L'attesa però è valsa la pena quando ho assaggiato le orecchiette allo scoglio! Sembra una combinazione insolita, ma erano Divine! Il sugo, al pomodoro, era freschissimo, cozze, vongole, gamberetti non sgusciati e polipetti, anche.. mamma mia che buone erano!!

La cucina pugliese devo dire che mi piace proprio, ho avuto la conferma in questa vacanza.
E a voi? Cosa vete mangiato di buono in questa estate?

Bentornati e buon Settembre!
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